Il neostrutturalismo olfattivo di Sophia Grojsman.

Sophia Grojsman è un’autentica rivoluzionaria neostrutturalista. 
In contrasto con le forme sequenziali della profumeria tradizionale, ha dato origine ad uno stile di composizioni monolitiche che mantengono e raccontano la loro armonia dall’alto verso il basso, svelando sin dall’apertura le proprie note più gravi.

“Attraverso le note di testa puoi vedere la base. Ciò non significa che la composizione sia statica. Dopotutto, se la fragranza è la stessa da cima a fondo, diventerà noiosa. Evaporando dovrebbe portare con sé altre immagini ed emozioni. Tuttavia, non può cambiare radicalmente. Se la nota di testa è molto diversa dal corpo e non è ben collegata, allora l’esperienza è irritante. L’arte della profumeria sta tutta nella lucidatura e nella struttura”.
Sophia Grojsman

Grojsman è una vera e propria neostrutturalista: le sue fragranze sono come dipinti cubisti che riescono a frammentare gli ingredienti in forme tridimensionali che ne permettono un rovesciamento di prospettiva: le note di fondo per la prima volta riescono ad essere visibili e ben a fuoco anche dall’alto.

In un’epoca in cui la profumeria misurava il proprio valore nella ricchezza e nella complessità delle proprie formule, inoltre, Sophia ha sfidato la norma con creazioni fatte da pochissimi ingredienti. 

Trésor di Lancôme a mio avviso è il suo vero capolavoro neostrutturalista. Una fragranza quasi totalmente sintetica dominata (composta all’80% della sua formula) dal suo celebre accordo “hug me”

  • 18% Iso E Super, 
  • 21% Galaxolide (un odore che somiglia al muschio), 
  • 18% y-metilionone (un odore che somiglia alla viola), 
  • 6% Hedione (un odore che somiglia al limone).

Un accordo davvero magico, capace di confortare, abbracciare e coccolare che si è dimostrato negli anni estremamente solido e versatile e che è stato poi riprodotto in moltissime altre fragranze.

“Di solito creo l’accordo principale con solo 4-7 ingredienti, che danno il carattere di questo accordo. Questo è il nocciolo della questione e poi posso portarlo nella direzione che scelgo. È come disegnare un fiore: prima disegni un cuore e poi inizi a dipingere i petali.”

S.G.

Ma cosa si intende per Neostrutturalismo?

Il neostrutturalismo è come una versione ribelle, punk ed un po’ eccentrica del pensiero strutturalista.

Puoi immaginare il pensiero strutturalista come una casa ben ordinata, con stanze chiaramente definite e regole fisse su come le cose dovrebbero funzionare. Bene, il neostrutturalismo è come un artista che entra e inizia a scomporre quei muri, a mescolare i colori e a sfidare le regole.

Un tipo famoso in questo mondo è Jacques Derrida. Lui ha preso le parole e le ha guardate in modo strano, chiedendosi se il loro significato fosse davvero così stabile come pensiamo. Immagina di giocare a Jenga con le parole, e Derrida è il tipo che fa crollare la torre solo per vedere cosa succede.

Poi c’è Michel Foucault, che con quel sorrisone della foto di Wikipedia è un Dylan Dog senza demoni horror: un vero e proprio investigatore della società. Ha esaminato come il potere influenza la nostra vita quotidiana, come ci controlla e ci disciplina. È come se avesse messo sotto la lente d’ingrandimento i meccanismi nascosti della società.

In breve, il neostrutturalismo è un po’ come un’opera d’arte astratta della filosofia. Decostruisce, ricombina e ci fa riflettere su concetti che spesso diamo per scontati

 

Facciamo un gioco: l'infanzia di Sophia Grojsman

Facciamo un gioco. Facciamo che per un attimo tu sei Sophia Grojsman. Il naso di Lalique, Vanderbilt, Eternity, Trésor…

Immagina di nascere tra il cemento dell’architettura sovietica, nella Bielorussia degli anni 50. Sei nata 6 anni dopo che i partigiani bielorussi, insieme alle truppe sovietiche, sono riusciti a cacciare definitivamente i nazisti e l’intera Bielorussia è stata liberata e riannessa all’URSS.

La tua passione più grande sono i fiori. Ti piacciono da impazzire. Cerchi fiori ovunque, con gli occhi: tra il grigio dei palazzi e tra il giallo dei campi coltivati. Ci tuffi il naso e ti inebri di gioia.

Già dall’infanzia comincia a configurarsi una certa passione, ma soprattutto un certo talento per il mondo degli odori.

“Dato che non avevamo il frigorifero, mia madre mi chiedeva di assaggiare il burro, il latte e la ricotta per valutarne la freschezza. Se avessi fatto una smorfia, sapeva che il cibo sarebbe andato a male nel giro di un giorno e non lo avrebbe mai comprato.”

S.G.

La giovinezza in Polonia

Adesso immagina un lungo viaggio verso la Polonia degli anni 60.  Un viaggio difficile, reso forse meno spigoloso dal candore della tua giovane età

Hai 15 anni circa. Un’adolescenza con i fiori tra i capelli, trascorsa cercando gli odori della natura in un’Europa che cambia vorticosamente il suo volto e le sue espressioni. 

In tutto il mondo Il prêt-à-porter sostituisce le confezioni di sartoria ed i profumi diventano accessibili ai più.

Anche la musica e la cultura stanno cambiando.
In inghilterra, a St Peter’s Church Hall, John Lennon e Paul McCartney si stanno conoscendo, mentre in Francia Jacques Derrida pubblica il suo De la grammatologie.

Sono venuta per un colloquio all’IFF dove mi hanno detto che ero troppo qualificato per un lavoro come tecnico di laboratorio; tuttavia, poiché non avevo altro modo per sbarcare il lunario, ero pronta a tutto. Sono rimasta lì per 4 anni. Io ho studiato per conoscere la chimica organica ma quella delle fragranze era una materia completamente diversa!
La mia salvezza è stata  la mia curiosità: una qualità mi ha aiutato ad imparare velocemente

S.G.

Gli stati Uniti di Sophia Grojsman

Studi chimica analitica inorganica e ancora giovanissima decidi di seguire il tuo naso approdando negli USA

Qui inizi la tua carriera come tecnico di laboratorio e cerchi qualsiasi scusa per avvicinarti al mondo degli odori che tanto ti affascinava sin da piccola: quello dei profumi

Non è facile perché i tuoi studi non sono così affini e non hai tutte le competenze necessarie. Non è facile perché sei una donna. Sei immigrata.

Non è facile ma ci riesci. Negli stati uniti trovi la tua America ed entri nell’Olimpo della profumeria, realizzando fragranze che vengono e verranno ricordate come vere pietre miliari.

 “Non avevo esperienza! Ho annusato delle cose in laboratorio, ma non ho mai saputo come fosse stato realizzato il profumo. Pensavo che si raccogliessero i fiori, li si mettesse nell’alcool e poi li si mescolasse. Ho imparato sperimentando e studiando”

S.G. 

Diventi mamma e in moltissime interviste dichiari di trovare proprio nella maternità la prima ispirazione alla tua estetica olfattiva. Crei fragranze morbide, floreali e apertamente femminili, in controtendenza con la progressiva fluidità di genere della profumeria.

Il Neostrutturalismo in Sophia Grojsman

Sophia Grojsman incarna il neostrutturalismo in ogni aspetto della sua estetica olfattiva.

Credo che leggendo la sua storia e provando a immedesimarcisi si possa anche facilmente capire perché.

La sua vita, simile a un’opera d’arte cubista, ha scomposto e ricomposto, creando un’armonia unica. Come un’artista neostrutturalista, ha rivoluzionato le regole della profumeria, partendo dal basso, metaforicamente ma anche concretamente, lavorando per sottrazione e per distruzione, prima di creare vera bellezza. 

Ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo profumato e ha dimostrato che, come nelle opere di Derrida e Foucault, la destrutturazione può portare a una nuova e affascinante costruzione.

 

Tre Fragranze neostrutturaliste firmate Sophia Grojsman

Ne ho scelte tre. Non credo siano le più note oppure le più blasonate ma, per un motivo o per l’altro, queste sono le tre fragranze che ti consiglio di recuperare, che trasudano tutta la poetica neostrutturalista di Grojsman.

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Rose Rebelle
A Lab on Fire

La rosa è una delle note feticcio di Grojsman ed in questa fragranza centinaia di fiori freschi danzano mischiandosi alla menta ed al cioccolato.

Una fragranza insolita e romantica che sin dall’apertura non nasconde il suo cuore nero di cacao.

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Lalique Crystal Animale 2023
Lalique

Ogni anno Lalique celebra la propria prima iconica fragranza nelle Crystal Limited Edition.  L’edizione 2023 rende omaggio al coccodrillo esaltandone eleganza e drammaticità. L’odore è quello del classico Lalique: un floreale perfettamente bilanciato da Grojsman nel lontano 1992

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Outrageous!
Frederic Malle

un cocktail mentolato di Caipirinha fresca e brillante, gustato su una spiaggia tropicale al tramonto. Le aldeidi si comportano in modo bizzarro, in pieno stile Grojsman: le senti in apertura e ritornano ciclicamente anche nel suo fondo muschiato e legnoso.

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