Profumi alla mandorla… Per tutti i gusti

Hai voglia di un profumo alla mandorla? Qui ce n’è per tutti i gusti!

Sì, perché oggi in uno slancio di coscienza sento che è giunto il momento di iniziare a mettere nero su bianco la mia esplorazione olfattiva per quanto riguarda la mandorla (se ci segui su Instagram sai che non è proprio una novità, ma direi piuttosto un pallino che dura da qualche tempo) e mi piacerebbe parlartene in itinere.

Sì ma, ‘nche ssenso?

Direbbe Verdone.

Nel senso che sono pronta a condividere le mie scoperte e le mie opinioni con Te, anche se per il momento la mia ricerca non si ferma nonostante io sia riuscita a trovare delle fragranze che mi appagano molto al naso, assecondando quelle che sono le mie idee ed i miei personalissimi gusti.

Le molecole odorose della mandorla

Ormai è passato più di un mese dal pomeriggio che abbiamo trascorso in Bio Boutique ad Este (PD) insieme a Silvia e Denise (Denise Meles – Dedè1989 Arte Profumata); devo ringraziarle moltissimo per l’esperienza olfattiva generale perché è stata interessante e anche illuminante, e poi in questa occasione ho avuto la possibilità di annusare la benzaldeide e l’heliotropex.

Da quel momento mi si è aperto un mondo.

Eh già, perché ho capito che la benzaldeide (fenilmetanale, aldeide benzoica, benzencarbaldeide) è davvero molto sfruttata quando si parla di cosmetici e fragranze. Questo composto è strutturalmente simile ad un benzene ed è caratterizzato da un piacevole odore di mandorle amare. Viene per lo più ottenuto sinteticamente dal toluene nonostante si trovi in natura non solo nelle mandorle amare e nell’olio che ne viene prodotto e che tutti conosciamo per le sue proprietà nutrienti ed idratanti per la nostra pelle, ma anche nei semi di pesca, di albicocca, e si potrebbe ricavare pure dalle foglie di alloro e dalle ciliegie.

E tra l’altro, essendo il toluene un idrocarburo utilizzato come solvente per vernici e contenuto anche nella benzina, potrei bellamente spiegarmi anche mie altre preferenze a livello olfattivo! Ma questa… È un’altra storia. Teniamo la divagazione per il prossimo approfondimento!

Ora immagina la mia faccia quando il mio cervello ha fatto 1+1 associando la benzaldeide di Dedè all’aroma di mandorla Paneangeli che mi metto nella cioccolata calda, o anche nella crema del tiramisù per deliziare non solo il mio naso, ma anche il mio palato (la benzaldeide è commestibile)! Oppure pensando al fatto che nel 90% dei casi della mia esperienza personale, le fragranze alla ciliegia sono anche mandorlate.

L’eliotropina invece (o piperonale o anche aldeide piperonilica) può essere utilizzata per aggiungere sfumature di vaniglia o mandorla alle fragranze e può donare aspetti balsamici, talcati e floreali al profumo. È davvero molto più delicata al naso rispetto alla benzaldeide, e si chiama così per via della somiglianza con la fragranza del fiore di eliotropio anche se la sostanza chimica non è presente nel vero aroma del fiore e si trova invece in natura in varie piante come l’aneto, le viole, il pepe nero e la vaniglia.

Un sostituto dell’eliotropina è l’heliotropex, che come ci ha spiegato Denise è una sostanza precorritrice dell’MDMA (sì, hai capito bene, ed è per questa ragione che il suo utilizzo viene molto limitato), ed ha un odore molto morbido e caratteristico.

Profumo di mandorla sulla pelle

La benzaldeide in purezza ha un odore davvero molto intenso come di amaretto un pochino solvente, mi immagino quindi che gran lavoro e che gran divertimento debba essere dosarla e bilanciarla in profumeria, a seconda della connotazione che si vuole dare alla fragranza.

Di primo acchito viene molto spontaneo associare la mandorla alla categoria dei gourmand essendo questa un prezioso ingrediente in pasticceria ed in cucina, ma esistono versioni di mandorla più fiorite e meno edibili. Nel mio caso specifico la preferisco in versione fresca, muschiata, fiorita (ma vah??? Mel capitan ovvio!) o anche verde e cruda, con tutte le sue sfumature grasse ed oleose, e magari un po’ meno vanigliata.

Un database di Mandorle, pronto da essere consultato

Mi piacerebbe che questo articolo facesse da database per chiunque abbia voglia di focalizzarsi su questa nota olfattiva, quindi adesso ti parlo di tutte le fragranze che incontro sul mio cammino e che trovo essere caratterizzate in modo significativo dal sentore di mandorla, mantenendo l’elenco in perenne aggiornamento!

Una bellissima mandorla con fava tonka, aldeidi e iris; in apertura lievi sentori da toeletta e poi rimane per tutto il tempo un profumo mandorlato fiorito muschiato, pulito e confortevole, tiepido, zero parti verdi e zero stucchevolezza, è proprio un abbraccio, una carezza, affettuoso.

La resa su di me è meravigliosa, ti deve però piacere il carattere fiorito intenso del lillà perché molto dominante, ma si accompagna per tutto il tempo a questa sfaccettatura di latte di mandorla bianco e cremoso con giusto un accenno di vaniglia ad identificarlo (personalmente mi piace indossarlo prima di mettermi sotto le coperte, è un pulito elegante muschiato ma anche molto confortevole).

Un liquore all’amaretto stemperato dagli agrumi e reso luminoso e delicato da tanto iris; molto femminile e accattivante, è un amaretto cipriato “deliziosamente chic” (cit.), vanigliato ma non zuccherino perché una sfumatura più amara bilancia molto bene la dolcezza del fondo.

Mi piace moltissimo come è bilanciata tutta la fragranza, secondo me non è una vaniglia, non è una mandorla, è una perfetta via di mezzo! Nel drydown assume sfumature luminose e pulite, probabilmente per via di muschio e note solari. Bellissima ed raffinata, passepartout per tutto l’anno in contesti giornalieri.

Mi è sembrato un sentore di mandorla cosmetica pulita delicata, quasi trascurabile, devo riprovarlo come merita fuori Esxence per essere più obiettiva.

Fragranza molto luminosa e fresca, si sente molto una parte anisata e la sensazione è quella di una mandorla pulita con un carattere vivace, ma nonostante questo rimane in contesto muschiato e skin scent. Lei è delicata e pura, parliamo di un’EDT anche nelle prestazioni. Anche lei passepartout tutto l’anno in contesti giornalieri come FD’O.

Questa è una soluzione soddisfacente low cost, dura anche tanto addosso, è una mandorla anisata e molto vanigliata che mi dà la sensazione impalpabile dello zucchero a velo, penso sia l’eliotropina, è fredda e scioglievole, come una caramella fondente, è proprio quella!

Per me è dolce veramente, devo riprovarlo, anche lui è uno zucchero a velo impalpabile.

Sulla mia pelle il sentore mandorlato e vanigliato dell’eliotropina è molto dominante, lui è il massimo che io possa tollerare per la mandorla in stile gourmand, sempre che questo possa esserne il caso.
La trovo una mandorla lattea dolcina ma anche cremosissima, accompagnata da lievi sentori di dolci natalizi e spezie come zenzero e cannella. È come se ci fosse una parte fredda e bianca, quasi burrosa, a smorzare i toni più caldi delle spezie e a contenere la dolcezza e questo è indubbiamente ciò che mi conquista e funziona per me.

Vorrei prendermi altro tempo per testare i sentori mandorlati che ho apprezzato molto ad Esxence 2024 in questa splendida fragranza firmata Ropion, ho sentito una mandorla fotorealisticamente grassa, durrosa, dolciastra, lievemente tostata, cipriata… Di una delicatezza unica, l’ho amata in combinazione alla concreta d’iris e ai semi di carota!

Sentore di mandorla amara inserito in un contesto fougere più maschile, not my cup of tea, ma può funzionare molto bene per gli amanti del genere perché dà un twist diverso alla categoria.

Una signora mandorla: amara, fiera e nobile in apertura si fa via via più fiorita, morbida, e si addolcisce nel suo cuore più tenero e candido. Con tenacia rimane sul fondo aggrappata alla tua pelle insieme a tabacco e resine. Gran personalità!

È strana. Al mio naso risulta sintetica, come finta, non è ciò che mi aspetterei da un profumo alla mandorla, è piuttosto un cosmetico che la ricorda da lontano e senza naturalezza, mi sembra che come fragranza rimanga un po’ indefinita, ha questo carattere ambiguo… Per il momento è rimandata!

Un delicatissimo fiore di mandorlo che sboccia a primavera, muschiato e pulito. Da apprezzare a fior di pelle la sensazione bianca e cremosa che evoca. È una sensazione che ritrovo spesso nelle creme corpo al mandorlo. Ha una connotazione cosmetica quasi neutra, la mandorla in sè è solamente un’impressione ed è bello proprio per questo.

Questa è una fragranza alla Baccarat Rouge 540 extrait, la mandorla non è protagonista e svanisce come fagocitata da sentori potenti vanigliati, avvolgenti e ambrati.

Una mandorla prevalentemente tabaccata e non proprio protagonista, predomina il carattere vanigliato dolciastro e legnoso.

Molto dolce ed indubbiamente gourmand, come preannuncia il suo nome richiama una mandorla pralinata in stile pasticceria, sceglila se vuoi sentirti un bon bon zuccherato.

Qui si sente una amalgama in cui una mandorla vanigliata e cremosissima vibra su corde meno attuali, è una fragranza confortevole ma da spruzzare con parsimonia (può diventare pesante), che mi fa pensare ad una donna matura, decisa e molto femminile, una zia sofisticata e un po’ anni 90.

Skin scent super low cost che mi immagino di vaporizzare copiosamente e senza sensi di colpa in piena estate per combattere il caldo afoso. In apertura arriva una sferzata quasi violenta di pulito e amaretto: un detersivo in polvere al neroli, agrumi e mandorla amara. È come aprire la finestra ed essere accecati dalla luce del sole. La sua breve evoluzione lo porta poi ad ammorbidirsi su pelle diventando un latte di mandorla freddo, muschiato, confortevole e delicatissimo. Dura poco, è da tenere in borsetta! Se vaporizzato sul tessuto la performance aumenta e al giorno successivo rimane al naso l’odore della mandorla dolce cruda e anche un po’ grassa, quasi fotorealistica.

Dolce. Questa è una versione di mandorla confetto in cui le sfumature più vanigliate e dolci la fanno da padrone, per me è anche lievemente fruttata e cremosa.

Una bombetta degna del suo nome, nella versione non soggetta alle ultime riformulazioni è una nuvola poudrée dolce, mi evoca ancora una volta lo zucchero a velo che ad un certo punto diventa scioglievole. In apertura si apprezza anche una sfumatura più “amaretto”, non dominante.

Bello. Mi piace moltissimo, mi ricorda l’orzata in apertura e poi diventa il latte di mandorle. Come dice Anna, che me lo ha fatto provare, “è arioso, ha una sfumatura che mi fa pensare alla buccia verde e vellutata delle mandorle, e anche alle mandorle fresche tritate”. Ha una base cremosa e lattea, bianca, che io adoro… E che trovo in comune con quella di Nettare della Malesia (stesso profumiere…), soprattuto nel drydown, è davvero molto molto simile.

Un meraviglioso e fotorealistico amaretto morbido di Mombaruzzo. È lui, senza se e senza ma, il dolcetto alla mandorla perfetto della tradizione italiana. Delizioso! È davvero da acquolina in bocca, e bilanciato perfettamente perchè non è stucchevole!

Questa mandorla è team eliotropina sicuramente, è morbida e davvero molto cremosa e avvolgente, vanigliata e a tratti talcata. Dolce q.b., la indosserei nella stagione fredda proprio per il suo carattere felpato. È una fragranza che ammicca, dalla personalità sorniona, e credo possa anche donare sicurezza e femminilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *