Osmogenesi e profumi: di cosa odora il sacro?

Dall’antica Grecia all’Islam, dalla tradizione Cristiana al Kodo giapponese, la ricerca della spiritualità è sempre stata profondamente connessa ai sensi ed in modo speciale al mondo degli odori.
In questo articolo, impegnandoci di non offendere la tua fede qualunque essa sia, giocheremo insieme, sospesi tra sacro e profano.

Chiederemo aiuto all’aromaterapia per capire quali odori favoriscano la nostra crescita spirituale e camminando come funamboli in equilibrio tra fede e gioco immagineremo i profumi più estatici, come in balìa di un osmogenesi. 

E siccome non di sola spiritualità vivrà l’uomo (come da Vangelo di Melania 3:16) cercheremo di raccontarti diversi profumi capaci di incarnare la spiritualità, con differenti note, atmosfere e fasce di prezzo

L'osmogenesi

Per chi crede, l’osmogenesi è quella capacità soprannaturale sperimentata soprattutto dai santi, di percepire profumi e odori, non presenti altrimenti a livello sensibile. 
Da Padre Pio a Santa Rita da Cascia, ma anche Santa Teresa d’Avila, Sant’Alberto Magno, San Policarpo di Smirne, Santa Veronica Giuliani, San Lorenzo e San Francesco d’Assisi.
Questo fenomeno, noto come “olfatto mistico“, è stato riportato in numerosi casi di santi e mistici che percepivano profumi inspiegabili durante momenti di preghiera o estasi.

L’osmogenesi può essere paragonata al concetto di aura presente in molte culture (a cominciare da Dragon Ball): la rappresentazione di un alone profumato può essere interpretata come alternativa ad una più frequente figurativizzazione dell’aura consistente nella rappresentazione di un alone luminoso e colorato attorno al corpo umano corpo. 

In questo paragrafo vogliamo giocare, sospesi tra sacro e profano, immaginando quali odori avrebbero potuto percepire tre celebri mistici e ipotizzando tre fragranze che li rappresentino.

(E no, non siamo i grafici ufficiali di Hilde Soliani. Anche se ci piacerebbe molto.)

Santa Teresa d’Avila

Santa Teresa d’Avila è una delle sante più note per le sue esperienze di osmogenesi. Durante le sue visioni e stati di estasi, spesso riportava di percepire fragranze divine che non avevano una fonte fisica apparente. Questi profumi erano descritti come intensamente piacevoli e fuori dall’ordinario, associati alla presenza di Dio o degli angeli (Smith, 2007).

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Purezza di Hilde Soliani

Per l’osmogenesi di Santa Teresa d’Avila ho scelto l’interpretazione di “profumo pulito” più bella e poetica che io abbia mai annusato. Note solari e di bucato, con una lieve sfumatura mandorlata secca in chiusura. Un profumo della collezione “Gli Invisibile” che Hilde dedica agli angeli custodi.

San Pio da Pietrelcina

Padre Pio, è un altro santo celebre per la sua capacità di percepire odori mistici. Molti testimoni hanno riportato di sentire un profumo di fiori quando erano in presenza di Padre Pio, anche quando non c’era una fonte fisica per tali odori. Questo fenomeno è stato interpretato come un segno della sua santità e della presenza divina (Nash, 2019). 

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Rosa Nigra di Filippo Sorcinelli

Chi meglio di Filippo Sorcinelli, lo stilista dei papi, per descrivere l’osmogenesi di Padre Pio? Questa è una non rosa, parafrasi olfattiva dell’Assunzione. La Vergine Maria che sale al cielo “in corpo e anima”. Una fragranza pulita, trasparente, dolce e fresca. Lontana dai tipici incensi liturgici di Filippo Sorcinelli.

Santa Gemma Galgani

Santa Gemma Galgani è un altro esempio di santa che sperimentava l’osmogenesi. Durante le sue esperienze estatiche, spesso percepiva fragranze celestiali che descriveva come “profumi del paradiso”. Questi odori erano un segno della sua intima connessione con il divino e del suo stato di grazia spirituale (Ponzo, 2020).

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Fauni di Angela Ciampagna

Un incenso liturgico avvolto da una lieve gardenia. Un bouquet verde e floreale avvolto in un velo di resine, ricalca l’eterno ciclo vitale della natura. Angela si è ispirata alla Notte di Faugni di Atri, la sua città d’origine:  una festa che unisce antichi riti pagani alle celebrazioni cristiane legate all’Immacolata.

Per completezza di informazioni, in un blog come questo (che si impegna ad avere un piglio in parti uguali cazzone ma anche scientifico) dovrei parlarvi anche della miroblisia: l’antica credenza mistica secondo cui i resti venerati potrebbero emanare un liquido aromatico, dal sapore dolce e curativo.

Ma no, non lo farò.

Scusate; la cosa mi fa piuttosto schifo e per questo vi lascio ad eventuali approfondimenti solitari (ragazzi, occhio: parlo di studio delle fonti. Noi di Spritz Profumato decliniamo ogni responsabilità e sconsigliamo vivamente di annusare salme di persone, siano esse sante o santissime)

La violetta? il più santo tra i fiori

Il discorso agiografico fa spesso uso di metafore floreali per descrivere qualità spirituali. È il caso ad esempio dell’autobiografia di Teresa di Lisieux, in cui la santa si paragona ai fiori umili, e in particolare alla violetta, che non è evidente per la sua forma, ma attira l’attenzione grazie al suo profumo. La stessa metafora è sviluppata da Pio XII nel discorso da lui pronunciato in occasione della beatificazione di Frère Bénilde nel 1948. La viola è anche uno dei fiori il cui profumo è collegato al carisma dell’osmogenesi, che la tradizione cattolica descrive come dono particolare dei santi consistente nell’essere circondati da un profumo buonissimo, che rimane nei luoghi dove vanno, sugli oggetti che toccano, e talvolta emana dal corpo anche dopo la morte.

La fragranza che abbiamo deciso di abbinare alla violetta è la Violetta Mannara di Strega del Castello. Ok, il nome non fa pensare certo ai santi, ma il suo profumo è di una qualità quasi sacra. Una violetta intensa e materica, con un sillage magnetico, umido e terroso. Parte mannara e chiude santa, con un canto delicato di angeli, in un fondo talcato e muschiato. Troverai sacro anche il suo prezzo: davvero interessantissimo. (21 euro per la travel size da 15 ml)

Gli odori ci possono elevare spiritualmente?

Secondo l’aromaterapia assolutamente sì!

Inoltre è dimostrato come gli odori influenzino direttamente il sistema limbico del cervello, responsabile delle emozioni e della memoria. Questa connessione permette agli odori di evocare potenti risposte emotive e spirituali
Molti odori poi hanno significati culturali e storici profondi che amplificano la loro efficacia nelle pratiche spirituali.

L’incenso, ad esempio, è stato usato per millenni in riti religiosi e cerimonie, creando un senso di sacralità e connessione con il divino. Viene bruciato in molte religioni, compresa quella cristiana, l’induismo e il buddhismo, per purificare l’ambiente e favorire uno stato di meditazione. Noto per aiutare a focalizzare la mente, questa resina, in tutte le sue varianti può aiutare a creare un’atmosfera di calma e riflessione (Harvey, 2006).

Ma non esistono solo il nardo, l’incenso e la mirra! Sapevi che anche fiori e legni sono usati per scopi spirituali?

Lavanda

La lavanda è conosciuta per le sue proprietà calmanti e rilassanti. È spesso utilizzata in aromaterapia per ridurre l’ansia e migliorare la qualità del sonno, che può facilitare una maggiore apertura spirituale e una connessione più profonda durante le pratiche di meditazione (Jo, 2013).

Sandalo

Il sandalo ha un profumo caldo e legnoso che è stato usato per secoli nelle pratiche spirituali, specialmente in India. Questo profumo è noto per aiutare a calmare la mente e il corpo, facilitando una meditazione più profonda e una connessione spirituale più forte (Kieffer, 2021).

Rosa

Il profumo di rosa è spesso associato all’amore e alla compassione. È utilizzato in molte tradizioni spirituali per aprire il cuore e promuovere sentimenti di amore incondizionato e pace. La rosa è spesso collegata a pratiche di guarigione e cerimonie religiose (Evans, 2002).

Memoir Man di Amouage

Memoir Man di Amouage è un profumo che non impronta il suo storytelling sulla spiritualità.
Eppure la dolcezza equilibrata del suo incenso, che si lega con la rosa e la lavanda nel cuore e con il tabacco ed il sandalo nel fondo ci hanno convinto ad eleggerlo come l’ultima fragranza nominata in questo articolo. 

Un equilibrio discreto, meditativo, delicato ed elegantissimo.
Che ci eleva e ci invita a meditare.

Le fonti:

[1] The floral smell of sanctity and the semiotics of the halo, Jenny Ponzo, 2020

[2] The Odour of Sanctity, M. L. Nash, 2019

[3] Osmogenesi da Odeuropa, N. McBride, 2023

[4] Scenting Salvation, S. A. Harvey, 2006

[5] Physiological and Psychological Response to Floral Scent, Hyun-ju Jo, Susan D. Rodiek, E. Fujii, Y. Miyazaki, Bum‐Jin Park, Seoung-won Ann, 2013

[6] Smelling Things: Essential Oils and Essentialism in Contemporary American Spirituality, Kira Ganga Kieffer,  2021

[7] THE SCENT OF A MARTYR, Suzanne Evans, 2002

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